I piselli sono nutrienti, ricchi di diverse vitamine e ottima fonte di minerali. Ma non solo: secondo una ricerca pubblicata su Archives of Internal Medicine di JAMA, come tutti i legumi, i piselli sono anche uno degli alimenti più indicati per chi soffre di diabete e per prevenire le malattie cardiovascolari. Questo grazie al loro basso indice glicemico (IG), che tiene a bada la glicemia e il livello di insulina nel sangue.
Che cos’è l’Indice Glicemico?
Dieta equilibrata ed esercizio fisico essenziali contro il diabete
In Italia più di 4 milioni di persone (su una popolazione di circa 60 milioni) soffrono di diabete. La frequenza di diabete al di sotto dei 65 anni è di circa il 5%, ma sale rapidamente al 13% tra gli over 65 per raggiungere il 21% dopo i 75 anni. Queste percentuali sono in continuo aumento a causa dell’aumento del numero di persone obese o in sovrappeso. Una dieta corretta (associata ad attività fisica costante) è fondamentale per tenere sotto controllo questa patologia. Gli alimenti da preferire in caso di diabete sono quelli con un basso indice glicemico (IG), ovvero alimenti che non determinano aumenti importanti della glicemia (la concentrazione di glucosio nel sangue) e dell’insulina (l’ormone che regola i livelli di glucosio nel sangue facilitandone l’entrata nelle cellule). L’aumento eccessivo della glicemia postprandiale è infatti uno dei principali problemi di chi ha il diabete, e gli alimenti con un basso IG, come i piselli, sono in grado di limitare più di altri questi sbalzi.
Il punto di forza dei legumi
Piselli, fagioli, ceci, lenticchie fave e soia hanno un basso IG perché sono molto ricchi di fibre idrosolubili, indispensabili a livello metabolico: una volta arrivate nell’intestino tenue, infatti, queste fibre formano una specie di “gel” che avvolge le mucose intestinali, rallentando e riducendo l’assorbimento di carboidrati, grassi e glucosio. Di conseguenza le fibre idrosolubili fanno sì che il rialzo della glicemia avvenga in modo più lento e moderato. Per ottenere benefici, secondo gli scienziati si dovrebbe mangiare una tazza di legumi al giorno (circa 190 gr).
Diabete di tipo 1 e diabete di tipo 2: quali differenze?
Non ci sono particolari differenze tra le indicazioni alimentari per chi è affetto da diabete di tipo 1 e o da diabete di tipo 2. L’assunzione di legumiè consigliata in entrambi i casi. Con essi viene assunta una quota importante di proteine che possono sostituire la carne, i salumi, i formaggi e le uova. Inoltre, a differenza di questi alimenti, i legumi sono privi di grassi e apportano una discreta quantità di carboidrati. Proprio per questo alla porzione di legumi si può abbinare una porzione più piccola di alimenti ricchi di carboidrati a elevato indice glicemico (come pasta, pane, patate), in modo da limitare al massimo l’aumento della glicemia postprandiale. Ad esempio, il minestrone di verdure e legumi è un'ottima pietanza per le persone con diabete, soprattutto se si ha l’accortezza di limitare l’utilizzo di patate e di pasta (in ogni caso preferite la pasta integrale).
Quali altri cibi hanno un moderato indice glicemico: pane e pasta integrali, mais, arance, cereali integrali per la prima colazione, riso integrale.
Quali altri cibi hanno un alto indice glicemico: glucosio, miele, riso comune bianco, pane bianco, patate, cereali, cracker, cereali per la prima colazione, uva, banane.
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