#1 Il Pixie Drone per raccogliere fino a 60kg di rifiuti per ogni missione
Il dispositivo installato oggi a Venezia, sull’Isola della Certosa, porta il nome di una creatura fantastica, un “pixie”, ovvero uno di quei folletti dispettosi delle leggende britanniche che pare avessero, tra le proprie caratteristiche, quella di essere grandi esploratori dei mari e delle correnti. E non è forse un caso che il Pixie Drone possa muoversi liberamente per “esplorare” piccole aree di mare o di lago, andando a caccia dei rifiuti plastici lontani dai punti di accumulo dei pontili.
Con una velocità di 3 km/h e un’autonomia di sei ore di funzionamento con una ricarica, il Pixie Drone è un dispositivo di ultima generazione che per ogni missione può raccogliere fino a 60 kg di rifiuti: dalla plastica all’organico, dal vetro alla carta fino ai tessuti.
Funziona con una profondità dell’acqua di almeno 30 cm, è telecomandato da una distanza di 500 metri e, grazie a una web app, si può monitorare la sua attività. Il suo lavoro è inoltre facilitato da una videocamera con portata di 300 metri.
#2 Il Trash Collec’Thor: un grande cestino mangia rifiuti con una capienza fino a 100kg
Contemporaneamente, nel porto di Rimini, entra in funzione oggi un altro dispositivo: il Trash Collec’Thor, un’evoluzione del Seabin. Si tratta di un dispositivo dal design compatto e silenzioso che viene installato sui pontili galleggianti di porti e marine, vicino ai punti di accumulo.
Un grandissimo dispositivo “mangiaplastica” che cattura diversi i tipi di rifiuti galleggianti come bottiglie di plastica, sacchetti e mozziconi, ma che è anche in grado di raccogliere idrocarburi e microplastiche dai 3 mm di diametro in su. Attivo 7 giorni su 7, funziona grazie a una robusta pompa industriale.
La capienza del Trash Collec’Thor arriva fino a 100 kg, una quantità notevole di rifiuti galleggianti che si possono togliere dal mare e scaricare a terra in una volta sola grazie ad un pratico argano che facilita il sollevamento del cestino.
Quello installato a Rimini è uno tra i primi esemplari in Italia dopo il lancio dello scorso 24 marzo in Francia, Grecia, Italia, Canada e Usa.
#3 I “cestini mangia rifiuti”: con 10 Seabin “adottati” oltre 6.900 kg di rifiuti raccolti
Lo scorso anno Findus si è resa protagonista di una speciale operazione di ‘adozione’ – intendendo con questa parola il recupero, la messa in funzione e la manutenzione - di 10 Seabin in 10 diverse località lungo le coste italiane (Marina di Ravenna, Cattolica, Cesenatico, Gaeta, Varazze, Portoferraio, Viareggio, Capraia, Brindisi, Venezia) prendendo parte alla campagna “Un mare di idee per le nostre acque” promossa da Coop in collaborazione con LifeGate. La speciale operazione ha consentito in un anno di raccogliere 6.974 kg di rifiuti galleggianti pari al peso di oltre 464.940 bottiglie da 0,5L.
I rifiuti raccolti sono composti da:
• 70% rifiuti da materiali dannosi per l’ambiente come plastiche, microplastiche, materiali metallici (latte, lattine), mozziconi di sigarette e materiali assorbenti igienici;
• 20% di massa organica umida contaminata (legno, foglie, rami, pezzi di legno e alghe) rispetto alla quale è stato possibile notare diversi frammenti di plastica e polistirolo rimasti intrappolati, soprattutto nel materiale algale;
• 10% di massa organica umida non contaminata.
A Venezia, il Seabin installato sull’isola della Certosa ha raccolto 1.700 kg di rifiuti in 357 giorni di funzionamento, con una media di quasi 5 kg al giorno.
Ma come funziona un Seabin? È in grado di catturare circa 1,5 kg di detriti galleggianti al giorno, ovvero oltre 500 Kg di rifiuti all’anno (a seconda del meteo e dei volumi dei detriti), comprese le microplastiche da 5 a 2 mm di diametro e le microfibre da 0,3 mm, invisibili all’occhio umano. Il Seabin può inoltre catturare molti rifiuti comuni che finiscono nei mari come i mozziconi di sigaretta, purtroppo anch’essi molto presenti nelle acque. Grazie all’azione spontanea del vento, delle correnti e alla posizione strategica del cestino, i detriti vengono convogliati direttamente all’interno del dispositivo. I rifiuti vengono catturati nel filtro, che può contenere fino a un massimo di 20kg, mentre l’acqua scorre attraverso la pompa e torna in mare; quando il filtro è pieno, viene svuotato e pulito. Può funzionare 24 ore al giorno e quindi è in grado di rimuovere molta più spazzatura di una persona dotata di una rete per la raccolta. Il dispositivo risulta straordinariamente efficace in aree come i porti, darsene e anse fluviali poiché sono naturali “punti di accumulo”, in cui convergono la maggior parte dei rifiuti in mare.
Findus è un marchio di proprietà in Italia di CSI – Compagnia Surgelati Italiana SpA - azienda leader nella produzione e commercializzazione di prodotti nel settore Surgelati e annovera tra i suoi marchi alcuni tra i più conosciuti ed amati in Italia. Il portfolio, infatti, include anche marchi quali Quattro Salti in Padella, Sofficini, Capitan Findus e tanti altri.
Ufficio stampa Findus
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