Conosciuti anche come prataioli o funghi bianchi, gli champignon sono uno degli ingredienti più versatili in cucina. Buoni ed economici, trovano spazio in un'infinità di ricette: irresistibili in versione trifolata, sono deliziosi anche gratinati, fritti e ripieni. Ma qual è il segreto per prepararli a dovere? Che si tratti del prodotto fresco, secco o surgelato, c'è un'unica costante: una cottura perfetta. Scopriamo quindi come cucinare i funghi champignon in maniera impeccabile, per esaltare la loro croccantezza e coronarne il gusto dolce e delicato.
Tutte le modalità e i tempi di cottura dei funghi champignon
Tra le opzioni disponibili in commercio, gli champignon surgelati sono un'ottima scelta in termini di qualità e praticità. Per prepararli a regola d'arte, non occorrono doti da grandi chef: la cottura dei funghi champignon surgelati avviene in padella, in circa 15 minuti.
Gli champignon freschi richiedono invece un'attenta pulizia preliminare. Occorre anzitutto staccare il gambo dal cappello, eseguendo un leggero movimento rotatorio; successivamente, con l'aiuto di un coltellino, si raschiano via i residui di terriccio e la sottile pellicola vischiosa che riveste la calotta. Se sono molto sporchi, li si può sciacquare rapidamente sotto l'acqua corrente. Una volta puliti, si immergono i funghi in una ciotola con acqua fredda e succo di limone, per evitare che anneriscano. Li si può lasciare interi, oppure li si può affettare o sminuzzare, in base al taglio previsto dalla ricetta. Gli esemplari più grandi si prestano anche ad essere farciti, scavando con delicatezza l'interno del cappello. Per quanto riguarda la cottura del prodotto fresco, vi sono diverse opzioni. Una della più popolari è la preparazione in padella, che richiede circa 20 minuti. Fritti o grigliati, gli champignon cuociono in tempi più brevi: nel primo caso, è sufficiente immergerli in olio ben caldo per un paio di minuti o, comunque, fino a raggiungere la doratura desiderata; in alternativa, li si può scottare rapidamente alla griglia, meglio ancora se dopo una preventiva marinatura. Volendo, si possono anche gratinare: infornati a 180°C, saranno pronti in circa mezz'ora.
Diverso è il discorso per il prodotto essiccato. Prima della cottura, gli champignon secchi vanno infatti reidratati in acqua tiepida e, infine, ben strizzati. Il tempo di ammollo dipende dalla dimensione dei funghi e può richiedere fino a 2-3 ore.
Cucinare i funghi champignon surgelati
Per chi si chiede come cucinare i funghi champignon surgelati, c'è una buona notizia: la preparazione è rapida e a prova d'errore. Basta versare il prodotto ancora surgelato in padella, proseguendo la cottura per 15 minuti. L'ideale è preferire una fiamma medio-alta, così da far evaporare rapidamente il liquido rilasciato dai funghi. A piacere, si può aggiungere un filo d'olio o insaporire la ricetta con un soffritto di erbe e spezie.
Vietato relegarli al solo ruolo di contorno: fedeli compagni di filetti, costate e scaloppine, gli champignon surgelati sono l'ingrediente attorno a cui gravitano tantissime altre ricette. Sono ad esempio perfetti per la preparazione di zuppe aromatiche e fumanti, ma anche per la mantecatura di profumatissimi risotti e per la realizzazione di sughi corposi e saporiti con i quali condire la pasta. Li si può poi utilizzare per farcire bruschette e tartine oppure come ripieno per omelette, lasagne e torte salate; volendo, si possono anche frullare, per ottenere una vellutata delicata e cremosa.
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Consigli e suggerimenti per una cottura ottimale dei funghi champignon
Come già accennato, cucinare i funghi champignon surgelati è un'operazione semplice. Per un consumo ideale, basta fare riferimento alle istruzioni riportate sulla confezione, rispettando le tempistiche e i metodi di cottura indicati. L'unica avvertenza è quella di non ricongelare il prodotto: se è già stato scongelato, si conserva in frigorifero per 24 ore.
A differenza del prodotto surgelato, che può contare su una lunga conservazione, gli champignon freschi possono andare a male in pochi giorni. Per capire se sono in buone condizioni, è importante osservarli: sono di buona qualità se si presentano asciutti, sodi e privi di macchie e ammaccature. Chi li acquista già confezionati, deve inoltre verificare che all'interno dell'involucro non sia presente troppa condensa. Sempre in merito ai funghi freschi, è importante non saltare la fase di ammollo in acqua fredda e acidulata. Serve infatti a mantenere la croccantezza e ad impedire l'ossidazione dell'alimento. Meglio, poi, non esagerare con la cottura: se eccessiva, rischia di rendere i funghi insipidi e gommosi.
Nel caso si scelga di cucinare i funghi champignon secchi, è opportuno fare attenzione alla data di produzione. Sebbene non abbiano una scadenza vera e propria, è consigliabile consumarli entro 12 mesi dal confezionamento affinché non perdano profumo e sapore.
Un'ultima avvertenza, dedicata a chi si cimenta nella preparazione degli champignon trifolati: il prezzemolo va aggiunto solo a fine cottura. Il calore degrada infatti le componenti aromatiche di questa pianta, conferendo un retrogusto amarognolo alla preparazione.